Le vie cave si trovano tra Pitigliano Sovana e Sorano, non troppo lontano dalle terme di saturnia e all’interno del parco archeologico della Città del Tufo. Anticamente erano dei percorsi scavati a cielo aperto all’interno delle colline di tufo. Ad’oggi non’è ancora molto chiara la funzione che queste avessero. Forse percorsi sacri, forse usate come vie di comunicazione, o per passaggi strategici per difendersi dall’attaco dei nemici. Solo in epoca romana le Vie Cave entrarono a far parte di un sistema viario che si connetteva al tronco principale della via Clodia. Sicuramente le vie cave rimangono un’opera unica, che non ha eguali con altre antiche civiltà del mondo. Le vie cave o “cavoni” , sono conosciute anche con il nome delle “vie tagliate”, sono alte più di venti metri lunghe circa un chilometro e larghe tre metri, conducono sul sentiero che conduce ai vari insediamenti di necropoli etrusche, dislocate tra Pitigliano Sovana e Sorano.
Le vie cave sono lunghe circa 12 km con un dislivello di circa 350 mt. Camminare lungo la strada delle “vie Cave” lascia a bocca aperta. Lungo il percorso è possibile imbattersi in antiche tombe etrusche o immagini sacre risalenti al periodo medievale.
Queste gallerie furono create nel corso dei secoli come percorsi sotterranei per l’acqua e come luoghi di rifugio in caso di pericolo. In tempi più recenti, le Vie Cave sono state utilizzate come cantine per la conservazione delle botti di vino. Oggi, le Vie Cave sono una popolare attrazione turistica che offre ai visitatori un’opportunità unica di esplorare l’antichità sotterranea di Pitigliano.
Principalmente sono due gli eventi che hanno reso il volto di questo territorio inconfondibile. Il primo riguarda l’attività degli apparati vulcanici dell’area di confine tra Toscana e Lazio circa 600 mila anni fa, dalle cui eruzioni ebbero origine le rocce tufacee che caratterizzano la zona. Il secondo riguarda la nascita della civiltà etrusca, una delle più misteriose civiltà antiche, sul finire dell’età del bronzo. Furono proprio loro gli Etruschi, a stabilire con questa terra, edificando le loro case sopra le rocce di origine tufacea.
Riuscirono a scavare nelle rocce di pietra lavica le “città dei morti”, quelle necropoli cui affidarono il ricordo di sé per i secoli e i popoli a venire. Per loro questi erano i luoghi eterni della memoria e del mistero, come misteriose sono le loro “vie cave” ciclopiche ferite che affondano fino a venti e più metri nel tufo.