Pitigliano è un incantevole borgo medievale situato in provincia di Grosseto. Una città ricca di storia, tradizioni, cultura, arte e gastronomia. Il borgo è noto per le sue strette stradine e le case addossate le une alle altre, costruite nel tufo e decorate con affreschi di motivi floreali. La città è anche famosa per la sua cripta ebraica sotterranea, costruita nel XVI secolo per proteggere la comunità ebraica locale.
Il paesaggio intorno a Pitigliano è uno dei più suggestivi della Toscana. Il borgo si trova in mezzo a una serie di colline ricoperte di vigneti e limoneti, e la sua posizione strategica lo rende un punto di partenza ideale per escursioni nella campagna circostante.
Pitigliano è anche una destinazione amata dai visitatori per la sua ricchezza culturale e la sua cucina locale. I visitatori possono provare una varietà di piatti tradizionali come la ribollita, la panzanella, il pollo alla cacciatora e i dolci alle mandorle. La città è anche nota per i suoi vini di qualità, tra cui il famoso Bianco di Pitigliano.
C’è tanto da scoprire a Pitigliano – dalle sue antiche rovine ai suoi caratteristici vicoli e alle sue vivaci manifestazioni culturali. È un luogo unico e incantevole da visitare.
Pitigliano antica rocca di probabile origne etrusca, è conosciuta anche con il nome di “Piccola Gerusalemme“ per la storica presenza di una comunità ebraica infatti sin dal XVI secolo, la comunità ebraica ha vissuto qui in piena armonia con gli altri cittadini.
Circondata da tre lati da burroni, pieni di grotte scavate nel tufo, nel XVI secolo apparteneva alla piccola Contea governata dai conti Orsini tra il Granducato di Toscana e lo Stato Pontificio. Nel 1556 Niccolò IV Orsini, che era favorevole alla presenza degli ebrei nel suo territorio, donò al suo medico personale, l’ebreo David de Pomis, un terreno per realizzare un cimitero ebraico. Nel 1598 fu costruita la Sinagoga. Nel 1608 la Contea di Pitigliano fu unita al Granducato di Toscana e nel 1622, i Medici istituirono il Ghetto. Nel XIX secolo la Comunità divenne ¼ – 1/5 della popolazione meritando così, dalla Comunità di Livorno, l’appellativo “La Piccola Gerusalemme”.
Con l’Unità d’Italia, nel 1861, ottenuta l’emancipazione, molti ebrei abbandonarono Pitigliano per raggiungere: Livorno, Roma, Firenze…Nel 1938 la Comunità contava circa 70 persone e a causa delle leggi razziali diminuì ulteriormente. Durante la persecuzione della II° guerra mondiale i circa 30 ebrei che rimasero a Pitigliano furono aiutati e salvati dalle famiglie cattoliche che li nascosero e protessero nelle campagne. Con il crollo della Sinagoga avvenuto negli anni ’60, la speranza di avere una rinascita della Comunità ebraica si spense e ormai a tutt’oggi si contano, purtroppo, solo poche unità. Pitigliano è sicuramente una città unica nel suo genere, per la particolarità di essere costruita interamente su di un masso tufaceo, questo la rende uno dei luoghi più interessanti dell’area del tufo.
Salendo dalla Strada Statale 74 conosciuta anche con il nome di “Maremmana”, si ha subito l’immagine inconsueta di un paese con case che sporgono da un grande sperone di tufo a strapiombo. La leggenda narra che il nome Pitigliano derivi per via di due romani (Petilio e Cigliano), i quali dopo aver rubato la corona in oro dalla statua di giove in campidoglio, fuggirono verso l’etruria e si rifugiarono proprio qui, dove ora sorge la città di Pitigliano.La città rimase romana, fino all’avvento dei Longobardi.
Pitigliano di notte è un luogo magico. Passeggiare per la città al calar della sera, quando le strade sono vuote, fa sentire una sensazione unica, come se fosse un sogno. La città sembra quasi vivere in un’altra dimensione, dove tutto è tranquillo, silenzioso e pieno di mistero. Le antiche mura, le vie strette e i piccoli negozi fanno da sfondo a questo magico posto. Gli occhi possono spaziare a 360 gradi, alla ricerca di angoli nascosti e affascinanti.
La notte a Pitigliano è anche illuminata da luci soffuse e romantiche che rendono la città ancora più incantata. Pitigliano è un luogo unico e affascinante, da visitare di notte per cogliere al meglio la magia che lo circonda.
Pitigliano insieme a Sovana e Sorano, sotto la famiglia degli Aldobrandeschi, costituiva un triangolo fortificato. Passata poi agli Orsini, conobbe un periodo di splendore, testimoniato dal palazzo Orsini.
Partendo dal XIV sec. furono numerose le famiglie ebraiche che, fuggite da Roma, trovarono asilo a Pitigliano, dove si venne formando una comunità ebraica. Il fascino delle vie piccole e strette dell’antico ghetto ebraico culmina nel piccolo gioiello della sinagoga, restaurata nel 1995 dopo anni di abbandono. Ma anche tutto il resto dell’antica città fu restaurata a partire dagli anni ’80, poiché in seguito all’abbandono del dopoguerra, si stava lentamente sgretolando e stava per essere lasciata al suo destino, perché giudicata pericolante.Solo grazie ad alcuni amministratori e poche famiglie rimaste a Pitigliano ripartono i restauri, restituendo la bella cittadina del tufo all’ammirazione delle migliaia di turisti che ogni anno vi si recano per visitarne le bellezze non solo storiche, ma anche naturalistiche.
Pitigliano è una città decisamente romantica dal fascino antico che consigliamo di visitare a tutti gli innamorati (e non solo), sul far della sera, assaporando un buon bicchiere di vino…